Lanzarote, l'isola dei vulcani
Lanzarote è diversa dalle altre Canarie. La particolarità dell’isola, dovuta a milioni di anni di intensa attività vulcanica, si coglie già durante l’atterraggio: dalla distesa blu acciaio dell’oceano emergono rilievi scabri di colore grigiastro, crateri e campi di lava neri, un paesaggio lunare dove si rincorrono rapide le ombre delle nuvole, un lembo di terra orlato dalla spuma della risacca atlantica. Ecco una panoramica degli aspetti più affascinanti dell’isola, tra spiagge incantevoli, natura selvaggia, musei e richiami culturali, in occasione dell’uscita della nuova edizione della guida.
La stagione del mare a Lanzarote non finisce mai. Durante tutto l’arco dell’anno è possibile tuffarsi nell’oceano, praticare lo snorkelling o semplicemente rilassarsi all’ombra delle palme. Le tre principali località turistiche – Costa Teguise, Puerto del Carmen e Playa Blanca – hanno belle spiagge di sabbia finissima, candida e soffice, in parte protette da frangiflutti. Gli sportivi avranno modo di fare immersioni subacquee, cimentarsi con il surf oppure fendere le onde in sella a una moto d’acqua. Le temperature, miti da gennaio a dicembre, invitano alle attività all’aperto anche lontano dall’acqua.
Nato ad Arrecife nel 1919, César Manrique ha lasciato una traccia molto profonda sull’isola. A Tahiche, all’interno di quella che fu la sua casa, ha sede la Fondazione che porta il suo nome. Vi sono esposte gran parte delle sue opere, accanto a quelle di altri artisti suoi amici. La visita merita anche solo per l’originalità della casa, il cui piano interrato incorpora bolle vulcaniche naturali. La fondazione organizza mostre e laboratori dedicati a un ampio spettro di temi, dall’architettura alla globalizzazione, l’immigrazione e la tutela dell’ambiente. Manrique fu infatti un infaticabile attivista: davanti alla cementificazione in atto nelle isole vicine combatté con veemenza ogni forma di edilizia selvaggia e promosse l’architettura tradizionale. Superando innumerevoli resistenze riuscì a imporre il rispetto di regole severe e progettò egli stesso complessi di bungalow e riconversioni di edifici a uso alberghiero.
Sono numerosissimi gli spunti e le attrazioni in grado di incuriosire e divertire i bambini. La fortezza di Teguise richiama immagini di predoni e cavalieri. All’interno, un museo rievoca i tempi dei pirati. Nella Granja las Pardelas, nei pressi di Órzola, è possibile accarezzare e dar da mangiare a capre, conigli, cavalli e asini – questi ultimi si possono anche cavalcare. Vengono organizzati inoltre laboratori di terracotta per i più piccoli. Il divertimento è assicurato anche all’Aqualava Waterpark di Playa Blanca, con scivoli giganti, giochi d’acqua e onde artificiali. Da Playa Blanca partono poi escursioni in barca di vario genere. Salpare a bordo di imbarcazioni con il fondo di vetro permette di ammirare il paesaggio sottomarino.
A Lanzarote le precipitazioni sono scarse. Anche qui, tuttavia, si può incappare in una giornata piovosa. Niente paura: non correrete il rischio di annoiarvi e non sprecherete il vostro tempo.
Ad Arrecife si trova il Castillo de San José, una fortezza del XVIII secolo che domina il porto dei pescatori. Vi ha sede il Museo Internacional de Arte Contemporáneo, la cui collezione comprende tutti i grandi della pittura spagnola del Novecento, a partire da Joan Miró e Antoni Tàpies, oltre naturalmente a César Manrique. Si sta al coperto anche nella Cueva de los Verdes, una grotta formatasi circa 5000 anni fa in seguito a un’eruzione del Monte Corona. La visita guidata, in spagnolo e in inglese, dura 45 minuti e si addentra lungo un tratto di due chilometri. A metà del percorso si fa una sosta in un grande auditorium e al termine del giro c’è una sorpresa – che non vi sveliamo!
Nell’antico capoluogo Teguise si trova infine il Lanzarote Aquarium, dove una ventina di vasche ben illuminate riproducono vari tipi di habitat marini e un tunnel di vetro che i visitatori percorrono circondati da squali e altri pesci.