Idee di viaggio

Parigi… come l’abbiamo sempre immaginata

Parigi è una di quelle città che tutti noi abbiamo imparato a conoscere fin da piccoli, anche quando la parola “piccoli” ci riporta a un tempo in cui le città si iniziavano a esplorare usando l’atlante e non guardano le foto trovate sul web. La Parigi di chi, come me, è nato tra la fine degli anni ’70 e la metà degli anni ’80 (ma scommetto che questo gruppo potrebbe di gran lunga allargarsi) è, in primis, quella che abbiamo visto in Lady Oscar. Questo cartone animato, però, è in ottima compagnia. Quanti “prodotti” immaginari ci hanno fatto venire voglia di fare un viaggio alla scoperta della capitale della Francia? Da Lady Oscar al commissario Maigret, passando per un gobbo davvero molto famoso, sono tante le ispirazioni che ci possono portare a Parigi.

Lady Oscar e la sua Versailles

Alla fine degli anni ’70 i manga e gli anime di ispirazione storica e ambientazione europea vedevano la luce un giorno sì e l’altro pure. Molti autori giapponesi celebri e vari studi di animazione trasformavano grandi classici europei in cartoni animati: Heidi ne è un esempio lampante, insieme a Lady Oscar, ispirato a Maria Antonietta. Una vita involontariamente eroica, la biografia della regina scritta da Stefan Zweig. Il personaggio di Oscar François de Jarjayes è di fantasia, ma tutti gli altri elementi della vicenda sono presenti nel libro. Io, personalmente, ho sognato spesso di vestirmi come le grandi dame che vedevo nel cartone ma, ancora di più, sognavo di essere Lady Oscar che attraversava decisa la galleria degli specchi della reggia di Versailles. Fare un viaggio a Parigi e visitare Versailles può portare chiunque a ritrovarsi dentro le atmosfere di quell’anime, con l'immancabile sigla “Grande festa alla corte di Francia…” pronta a risuonare in testa.

La galleria degli specchi. Credits Takashi Images / Shutterstock
La galleria degli specchi. Credits Takashi Images / Shutterstock
La cattedrale di Notre-Dame con Quasimodo

Lessi Notre-Dame de Paris di Victor Hugo molto prima che la Disney decidesse di trasformare quella storia in un cartone animato. Il libro è assolutamente da leggere, cercando di spingersi nel profondo di ciò che Hugo vi cela. La figura di Quasimodo è a dir poco dirompente. Quello strano personaggio è stato per me una grande ispirazione per osservare Parigi da un punto di vista diverso: dall’alto.
Ora, purtroppo, la cattedrale più celebre di Francia non è visitabile per i postumi del terribile incendio dell’aprile 2019, ma Parigi offre molti punti di osservazione sopraelevati. Nel libro (ma si vede anche nel cartone Disney) Quasimodo guarda la città “a vol d’oiseau”, dice Victor Hugo. Salite dunque in alto: sulla Tour Eiffel, su un palazzo celebre o in luoghi meno conosciuti e più intimi. Lasciate che la città si mostri e vi conquisti anche da quella prospettiva, proprio come fece con Quasimodo.

Imbrunire a Parigi dalla Tour Montparnasse. Credits Benny Marty / Shutterstock
Imbrunire a Parigi dalla Tour Montparnasse. Credits Benny Marty / Shutterstock
Il convento di Jeanne du Barry e dei Miserabili

C’è un convento poco conosciuto a Parigi che, però, è stato un luogo storico importante, nonché ispiratore di un altro capolavoro di Victor Hugo. Prima, parlando di Versailles, avrei potuto citare Madame du Barry, la favorita del re Luigi XV. La figura di questa donna è raccontata sia in Lady Oscar sia in un film dedicato totalmente a questa cortigiana così importante per la storia della Francia. Jeanne studiò in un convento parigino che, ancora oggi, si trova in Rue Tournefort (tra i civici 10 e 20). Questo complesso è indirettamente presente ne I miserabili: Hugo vi si ispirò per creare l'immaginario convento del Petit-Picpus, che dà rifugio per anni a Jean Valjean e Cosette.

Il giardino del convento. Credits VVVCFFrance Wikimedia Creative Commons
Il giardino del convento. Credits VVVCFFrance Wikimedia Creative Commons
In Place des Vosges con Milady

I libri dei Dumas, padre e figlio, potrebbero diventare delle splendide guide di viaggio per esplorare molte zone della Francia. Restando nella capitale, c’è un posto da vedere assolutamente nel nome de I tre moschettieri. Si tratta, per me, della piazza più bella della città, un luogo in cui amo molto fermarmi per osservare il mondo attorno a me. Place de Vosges, nel Marais, è, a livello urbanistico, la più antica piazza di Parigi: fu Caterina de’ Medici a immaginarla per prima (venne realizzata poi da Enrico IV), ordinando la demolizione di alcuni edifici circostanti. Qui visse Victor Hugo e qui Alexandre Dumas Padre, proprio in omaggio all'autore de I miserabili, collocò la dimora di un personaggio chiave del suo romanzo: Milady.

Un angolo di Place des Vosges in inverno. Credits Joshua Raif / Shutterstock
Un angolo di Place des Vosges in inverno. Credits Joshua Raif / Shutterstock
Lungo la Senna con Maigret

Facciamo un gran volo concettuale e atterriamo a piè pari dentro i romanzi di Georges Simenon che raccontano le inchieste del commissario Maigret. Simenon conosceva bene la Parigi che fa da sfondo alle sue storie e descrive molto spesso luoghi reali. Lo è sicuramente quello che si trova al numero 36 di Quai des Orfèvres, proprio lungo la Senna e non distante da Notre-Dame. Qui, infatti, fino al 2017 ha avuto sede il quartier generale della polizia giudiziaria della prefettura di Parigi, dove Maigret aveva il proprio ufficio. L'appartamento in cui il commissario abitava con la moglie è collocato invece da Simenon al 132 di Boulevard Richard-Lenoir, dietro Place de la Bastille.

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