Un weekend a Madrid? A spasso nella capitale spagnola: tra movida, tapas e musei
Il tempo, a Madrid, sembra non passare mai. Il giorno si fonde con la notte senza soluzione di continuità; la giornata, per i locals, si chiude alle prime luci dell’alba. La capitale spagnola è regina indiscussa della movida, sia d’estate che d’inverno. Madrid, però, è anche molto altro, soprattutto grazie alla sua vastissima offerta di arte e cultura. Qui vi consiglio alcune attrazioni che non potranno mancare nel vostro soggiorno madrileno: ce n’è per tutti i gusti!
Partiamo dalla mia Madrid preferita: quella dei musei. Sono tanti, forse troppi, e probabilmente non riuscirete a visitarli tutti in un solo weekend. Ve ne suggerisco due, per una vera e propria full immersion culturale. Il Prado è uno dei musei più importanti – e grandi – al mondo, quindi sarà facile dovergli dedicare almeno metà giornata. La pinacoteca, inaugurata nel 1819, raccoglie cinque secoli di arte europea: da Caravaggio a Goya, da Velázquez a Raffaello.
Se preferite l’arte moderna e contemporanea, invece, il Reina Sofia saprà soddisfarvi. Nato come ospedale, è stato “adattato” a museo solo nel 1986. Ospita soprattutto artisti spagnoli (Dalì, Picasso e Mirò per citarne alcuni), e le opere qui collezionate richiamano visitatori da ogni parte del globo. Vi ho già detto di Guernica? Bene, sappiate che l'incontro con uno dei totem dell'arte del Novecento vi aspetta proprio in queste sale.
Con una superficie di 135mila mq (e più di 3mila stanze), il Palazzo Reale spagnolo è la residenza più grande d’Europa. La facciata si ispira al Louvre di Parigi e al suo interno sono conservate alcune collezioni inestimabili, tra cui gli strumenti a corda di Stradivari e alcune armi appartenute alla famiglia reale, dal 1200 ai giorni nostri.
Una curiosità: nonostante la sua maestosità, la famiglia reale spagnola non soggiorna qui, bensì al Palazzo della Zarzuela, nella zona più tranquilla di Monte de El Prado. Il Palazzo Reale, però, rimane teatro di tutte le manifestazioni ufficiali.
Appena usciti da Palazzo Reale, neanche il tempo di riprendersi dalle sue meraviglie che ci imbattiamo dinnanzi alla chiesa più importante della città. La storia della Cattedrale dell’Almudena è travagliata, in quanto animata da rivolte politiche, incendi e crisi economiche che ne hanno ostacolato la realizzazione. Anche per questo, il monumento si presenta come un vero e proprio mix di stili, colori e ombre: dal Neoromanico della cripta al Neogotico degli interni, passando per il Neoclassico della facciata e il Barocco della pittoresca cupola.
Il consiglio è quello di non limitarvi a una superficiale visita “da fuori”: al suo interno sono infatti custodite alcune statue e raffigurazioni di grande valore, come quella della Madonna dell’Almudena.
Plaza Mayor e Puerta del Sol si contendono il primato di cuore nevralgico di Madrid: la prima per la sua storia, la seconda per la scalmanata movida (non per niente ospita il tradizionale Capodanno madrileno!). L’aspetto attuale di Plaza Mayor è il risultato dell’opera di ristrutturazione dell’antica Plaza del Arrabal, voluta da Filippo II d’Asburgo nel 1561. Il suo porticato è animato da bar e botteghe, mentre al centro capeggia solenne la statua del Re a cavallo.
In Puerta del Sol si concentrano le più importanti discoteche della capitale, come l’El Son, la Moondance e la Joy Eslava. Sulla cima della Real Casa de Correo, poi, è posto un grande orologio con il compito di scandire le celeberrime “campanadas”: i 12 rintocchi che segnano l’arrivo del nuovo anno. Come da tradizione, l’evento va celebrato con il rito dei 12 chicchi d’uva: chi riesce a ingurgitarli seguendo la cadenza di ogni campanada, avrà un anno particolarmente fortunato. Infine, in Puerta del Sol è possibile trovare la statua del famoso orso che azzanna un albero di corbezzolo, simbolo di Madrid.
A Madrid, come in tutta la Spagna, è severamente vietato lasciarsi sfuggire un’apericena a base di tapas. La maggior concentrazione di tapas bar si trova nella Gran Via – tra le principali arterie della capitale – costellata di ristoranti e locali, tra cui svetta il Museo del Jamón: una pinacoteca monotematica tutta da… gustare!
In molti bar potrete trovare la formula “caña + tapas”, dove pagando la bevanda (spesso una cerveza alla spina) si riceve come extra un assaggio di tartine miste: Jamón Serrano, tortillas, bocadillos de calamares, patatas bravas, acciughe, e chi ne ha più ne metta! Una cena a base di tapas è sia un ottimo modo per risparmiare, sia un’occasione per calarsi nella tipica cucina iberica. E poi a pancia piena, si sa, qualsiasi itinerario diventa più interessante.