
A tu per tu con la Big Apple
Alcuni suggerimenti per non avere brutte sorprese e per non sentire un sapore sgradevole addentando la Grande Mela.
Oggi New York, e soprattutto Manhattan, non è più pericolosa di una grande città italiana. Tuttavia, non è consigliabile portare con sé troppi contanti, aprire il portafoglio mostrandone il contenuto o indossare gioielli preziosi. Conviene portare la borsa con la tracolla in diagonale sul petto ed è meglio non reagire alle richieste di mendicanti e spacciatori. E se siete coinvolti in una conversazione da sconosciuti, fate attenzione che non sia una manovra per distrarvi. Il furto in tal caso avviene per mano di una seconda persona. Non girate nei parchi o per strade isolate dopo l’imbrunire.
Per l’ingresso ad alcuni monumenti viene richiesto un documento per controlli di sicurezza. Anche molti bar vi chiederanno un documento d’identità (ID, pronuncia “ai-di”) anche se dimostrate chiaramente più di 21 anni.
All’aeroporto e davanti agli alberghi ci sono autisti senza licenza che vi invitano a salire sul loro taxi. In genere non sono assicurati e richiedono tariffe esagerate. Lo stesso vale per quei veicoli che si fermano a un gesto della mano e vi propongono un servizio di limousine. I newyorkesi usano questi gypsy cabs, sapendo però esattamente che prezzo contrattare.
All’arrivo non lasciatevi abbattere dalla stanchezza. La differenza di fuso orario viene compensata nel giro di tre giorni. Arrivando dall’Europa (a un’ora che corrisponde al pomeriggio) si consiglia di restare svegli alcune ore. Cosa si può fare però alle 5 o 6 del mattino? Potreste visitare il mercato del pesce o della carne, ascoltare jazz da Small’s, bere il primo caffè in un piccolo bar all’angolo o guardare i programmi del mattino in tv per avere un assaggio della vita negli USA.