Idee di viaggio

Pisa, gli Atlanti letterari di Giralangolo in mostra: una passeggiata nell'immaginario

Se anche per voi il viaggio è un'occasione per ampliare gli orizzonti mescolando arte, letteratura e vita, prendete nota dell'evento che vi raccontiamo in questo articolo. Si svolge a Pisa, in uno dei tratti più suggestivi del Lungarno, ed è ospitato in un antico palazzo che da generazioni accoglie nelle sue raffinate stanze visitatori illustri e meno. Organizzata da Giralangolo, sigla editoriale per ragazzi di EDT, in collaborazione con la libreria pisana Gli anni in tasca, si inaugura il 24 febbraio la mostra a ingresso gratuito Gli Atlanti dell'immaginario. Interverranno Anselmo Roveda, curatore del progetto, Marco Paci, illustratore, e Paolo Pesciatini, Assessore al Commercio e al Turismo del Comune di Pisa. L'appuntamento è alle ore 18 nei suggestivi spazi del Royal Victoria Hotel in Lungarno Pacinotti 12, un punto di riferimento imperdibile qui in città per chi cerca il contatto con atmosfere suggestive e con i grandi nomi che dall'Ottocento a oggi vi hanno soggiornato, da Gabriele D'Annunzio a Ettore Scola. Il consiglio è di non mancare all'inaugurazione, ma tenete presente che la mostra avrà una durata ampia, fino al 26 marzo.

L'invito alla mostra "Gli Atlanti dell'immaginario"
L'invito alla mostra "Gli Atlanti dell'immaginario"

L'occasione è ghiotta per venire a Pisa e per scoprire (o approfondire) un progetto editoriale che si rivolge in primo luogo ai ragazzi, ma che è in grado di parlare a tutti gli appassionati di letteratura di viaggio. Gli Atlanti letterari di Giralangolo raccontano attraverso testi e illustrazioni ambienti e paesaggi, reali e immaginari, tra i più belli ed evocativi della letteratura mondiale, dando vita a pagine nelle quali la creatività del disegno si unisce a una selezione di testi dei grandi della letteratura, da Jules Verne a Conan Doyle (il volume più recente, l'Atlante delle dimore inconsuete e fantastiche del 2022, comprende ovviamente anche la mitica dimora di Sherlock Holmes a Baker Street). 

Se si parla di immaginario e dei suoi miti, poi, la connessione con Pisa si rivela subito forte e intrigante. A pochi passi dal Royal Victoria Hotel, infatti, si apre uno dei luoghi più iconici del nostro Paese (e dell'immaginario di moltissimi viaggiatori, anche internazionali), quella successione fenomenale di capolavori che Gabriele D'Annunzio, genio del marketing ante litteram, nel romanzo "Forse che sì, forse che no" battezzò Prato dei Miracoli. Un luogo talmente bello che in questo articolo vogliamo divertirci a raggiungerlo insieme a voi, proprio a partire dal Royal Victoria Hotel. 

Pisa, al Caffè dell'Ussero
Pisa, al Caffè dell'Ussero. Credits Karl Allen Lugmayer / Shutterstock

Subito a pochi passi dall'Hotel vi aspetta già una sosta corroborante: fermatevi al Caffè dell'Ussero ospitato in uno dei palazzi più illustri di Lungarno Pacinotti: parliamo del quattrocentesco Palazzo Agostini, noto anche come Palazzo dell'Ussero o Palazzo Rosso. Dopo il Florian di Venezia e il Greco di Roma, è il più antico caffè d'Italia. 

Proseguite imboccando via Curtatone e Montanara e siate pronti a calarvi in un'atmosfera che emana amore per la cultura e la conoscenza a ogni metro. Alla vostra sinistra, austera e nobilissima, avrete presto la facciata di Palazzo della Sapienza. Con un nome così altisonante, non può che avere a che fare con gli studi di alto profilo: infatti, ospita la Facoltà di Giurisprudenza. Merita una sosta anche se non avete appelli in programma, perché i restauri terminati del 2018 hanno riportato all'antico splendore i suoi ambienti, anche quelli facilmente accessibili come il cortile interno, che accoglie un imponente monumento dedicato ai caduti della battaglia di Curtatone e Montanara, episodio della Prima guerra d'Indipendenza (1848).

Pisa, la chiesa romanica di San Frediano. Credits ermess / Shutterstock
Pisa, la chiesa romanica di San Frediano. Credits ermess / Shutterstock

Continuate verso Piazza San Frediano, dove vi troverete al cospetto dell'austera Chiesa di San Frediano. La sua costruzione risale all'XI secolo e oggi è la chiesa universitaria della città, affidata alla Compagnia di Gesù, che la anima con numerose attività culturali e religiose, come vedrete facilmente sbirciando la pagina Facebook. Già nel Medioevo questo luogo sacro era un riferimento per i poveri e i pellegrini e sorgeva in posizione strategica lungo l'asse viario che collegava l'Arno a Piazza dei Cavalieri, proprio dove vi porteranno in breve i vostri passi.

Palazzo Carovana, sede della Scuola normale di Pisa. Credits nattapan72 / Shutterstock
Palazzo Carovana, sede della Scuola normale di Pisa. Credits nattapan72 / Shutterstock

Gli incontri memorabili sono appena iniziati. Sbucando in Piazza dei Cavalieri vi troverete di fronte alla scalinata marmorea a doppia rampa più famosa d'Italia, non solo tra gli universitari che hanno avuto l'onore di salirla. Stiamo parlando di quella che spicca nella facciata di Palazzo della Carovana, sede della Scuola Normale Superiore, uno dei grandi miti che dominano il nostro immaginario (ormai siamo sintonizzati su questa lunghezza d'onda) quando si parla di sapere e conoscenza. Fondata nientemeno che da Napoleone Bonaparte, questa celebre istituzione sorse come succursale dell'École normale supérieure di Parigi ed è ancora oggi fucina dei migliori talenti in molte discipline accademiche. Un aspetto curioso e interessante? Il concorso che dà accesso alla Normale privilegia originalità e intuizione, piuttosto che cultura nozionistica. Inoltre, la Scuola garantisce vitto e alloggio gratuiti e rimborso delle quote universitarie.

Ecco, ormai ci siete e nulla vi separa dall'apoteosi della bellezza. D'accordo, se cercate ancora la scusa per una digressione potete piegare verso l'Orto Botanico, altra istituzione pisana tra le più antiche del mondo nel suo genere. Fu creato nel 1543 affinché la facoltà di medicina disponesse di piante officinali per l'insegnamento. Aperto quasi tutti i giorni (verificate qui), è il luogo ideale per una pausa ristoratrice. Se però vorrete tirare dritto e non tergiversare, vi capiremo. Un luogo miracoloso vi aspetta.

Piazza dei Miracoli. Credits Fabio Lotti / Shutterstock
Piazza dei Miracoli. Credits Fabio Lotti / Shutterstock

Sì, la passeggiata nel nostro immaginario, iniziata alla mostra degli Atlanti di Giralangolo, si conclude in modo splendido in Piazza dei Miracoli. Quelli che vedete sono capolavori grandiosi dell'architettura: il Duomo, con la sua facciata ricamata di colonne, il Battistero, il più grande d'Italia, e poi lei, vera regina dell'arte e del turismo, ammirata e imitata in tutto il mondo: la Torre pendente. A fare da quinta scenica alla Piazza sul lato nord, c'è il Camposanto, il cimitero monumentale della Pisa medievale, così chiamato perché nel Duecento il vescovo, per consacrare il sito, vi fece depositare della terra del Calvario in Palestina. 

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