Idee di viaggio

Weekend a Palermo. Tre cose da vedere.

Redazione Marco Polo

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Un tris di mete da non perdere a Palermo. Il capoluogo siciliano è bellissimo e pieno di iniziative. Esploratelo con la nostra guida alla Sicilia.

Palermo, San Francesco d'Assisi. Credits simona flamigni / Shutterstock
Palermo, San Francesco d'Assisi. Credits simona flamigni / Shutterstock
La Kalsa

Al Halisah, “la prescelta”, era il nome che gli Arabi diedero al quartiere che si affacciava sul mare e sul porto. Qui sorgeva il palazzo del califfo e più tardi furono eretti i grandi palazzi delle famiglie nobiliari e le chiese. Ora come un tempo, gli abitanti di Palermo amano gironzolare la sera nei pressi di Porta Felice e sul lungomare, dove numerosi chioschi invitano a gustare piatti di pesce o un gelato.

Il portale e il raffinato rosone sulla facciata principale della chiesa di San Francesco d’Assisi sono impressionanti. La struttura gotica, dalle linee pulite, è uno dei pochi
esempi di questo stile a Palermo, dove primeggia la pomposità del barocco; è un luogo in netto contrasto con la fattura delle statue a grandezza naturale che sono state realizzate nel 1723 da Giacomo Serpotta e rappresentano allegoricamente i vizi e le virtù.

Palermo: palazzo dei Normanni
Palermo: palazzo dei Normanni. Credits Kiev.Victor / Shutterstock
Palazzo dei Normanni e Cappella Sistina

L’antico Palazzo Reale, costruito nel IX secolo, è sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, detta anche “Parlamento Siciliano”. La Cappella di corte fu realizzata da alcuni artisti bizantini, normanni e arabi. L’interno è completamente ricoperto da intarsi in pietra e mosaici a fondo oro, opera di artisti di Costantinopoli. Nella navata centrale potete ammirare l’alto trono reale di Ruggero II, il candelabro pasquale, un ambone utilizzato come pulpito e l’altare principale, tutti riccamente decorati. Al piano superiore si trova invece la Sala di Ruggero, con mosaici raffiguranti animali e fiori.

Palermo: la Zisa
Palermo: la Zisa. Credits Andreas Zerndl / Shutterstock
La Zisa

Gli architetti arabi costruirono nel XII secolo la villa estiva dei re. La grande struttura cubica dell’edificio è alleggerita da alcuni archi ciechi, finestre e portali. La Sala della Fontana è un’elegante stanza riccamente decorata con marmi e mosaici, e dominata da una volta a crociera ogivale; l’acqua scivola su una lastra marmorea obliqua e confluisce poi in una peschiera antistante. Le canne di ventilazione, le finestre e le vasche continuano a garantire la freschezza dell’ambiente anche in piena estate, a 800 anni dalla costruzione.

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