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Esplorando la Bosnia-Erzegovina: viaggio emozionale nel cuore dei Balcani

Francesca Lamperti

Francesca Lamperti

Tra i paesi balcanici meno conosciuti dal turismo di massa, la Bosnia-Erzegovina è sicuramente uno dei più interessanti, lontano dai sentieri più battuti e con prezzi decisamente abbordabili.

Si tratta di una destinazione ricchissima di attrattive di vario genere e caratterizzata da un’autenticità fuori dal comune: ecco perché la Bosnia-Erzegovina può rivelarsi la meta perfetta se siete a caccia di novità e di spunti originali, nonché se sognate un viaggio che vi faccia emozionare.

Veduta di Sarajevo. Credits Kirill Neiezhmakov / Shutterstock
Veduta di Sarajevo. Credits Kirill Neiezhmakov / Shutterstock
Sarajevo

Un viaggio in Bosnia non può che cominciare da quello che è il cuore pulsante del paese, Sarajevo.

Principale centro politico e finanziario, ma soprattutto commerciale e culturale, la capitale bosniaca è un microcosmo dove influssi dell’est e dell’ovest si mescolano tra loro dando vita a qualcosa di unico: frequentatissimi bazar sorgono accanto a installazioni militari, palazzi moderni svettano in prossimità di ponti ottomani e antichi caravanserragli…

Per non parlare degli edifici religiosi: Sarajevo è conosciuta addirittura come la “Gerusalemme d’Europa” poiché è una delle pochissime città europee ad avere una chiesa cattolica, una moschea, una chiesa ortodossa e una sinagoga tutte riunite in un unico quartiere.

Se non siete facilmente impressionabili, poi, andate a visitare anche il Museo del Tunnel della guerra: conosciuto dagli abitanti del luogo come “Tunnel della speranza”, è una galleria scavata sotto l’aeroporto cittadino, attraverso la quale passarono i rifornimenti di cibo e armi che permisero alla città di resistere all’assedio del 1992-96.

Una strada di Mostar. Credits Brester Irina / Shutterstock
Una strada di Mostar. Credits Brester Irina / Shutterstock
Mostar

Forse ancora più particolare di Sarajevo, Mostar è un gioiellino dichiarato Patrimonio UNESCO nel 2005.

Il suo nome significa letteralmente “Ponte vecchio”, e in effetti il simbolo della cittadina è proprio uno splendido ponte ottomano in pietra che collega le sponde del fiume Narenta, sul quale sorge la città. Completamente distrutto nel 1993 dai bombardamenti croati, fu ricostruito grazie a fondi internazionali (l’Italia contribuì con oltre 3 milioni di euro).

Da non perdere il coloratissimo centro storico (che vi farà innamorare!) e l’altrettanto famoso Ponte storto, da cui si può contemplare una delle zone più pittoresche di Mostar: realizzato nel Cinquecento, è considerato uno dei monumenti architettonici meglio conservati tra quelli risalenti all’epoca ottomana.

Cascate di Kravice

Sempre più popolari tra i viaggiatori, le Cascate di Kravice sono perfette per sottrarsi alla calura dei mesi estivi con una fuga nella natura rigogliosa della Bosnia: alte più di 25 metri, queste splendide cascate si trovano infatti in un parco naturale aperto tutto l’anno.

Purtroppo, trattandosi di uno dei siti più visitati del paese, possono risultare molto affollate, soprattutto in estate: ecco perché vi consigliamo di arrivare al momento dell’apertura per evitare le lunghe code sotto il sole.

In alternativa, se cercate un posticino più appartato, potete sempre optare per le Cascate del Pliva o per le più piccole, ma comunque affascinanti, Cascate di Koćuša.

Il monastero di Blagaj. Credits trabantos / Shutterstock
Il monastero di Blagaj. Credits trabantos / Shutterstock
Blagaj

Poco distante da Mostar e dalle Cascate di Kravice, Blagaj è un placido villaggio affacciato sulla sorgente carsica del fiume Buna. Proprio qui, incastonato nella roccia, si trova un importante monastero derviscio (corrente mistica dell’Islam) cinquecentesco, aperto al pubblico: nonostante le sue dimensioni non grandi, la visita richiederà comunque qualche ora, considerando anche la possibilità di ammirare il complesso da un punto panoramico al di là del fiume, nonché un’eventuale degustazione di miele e prodotti tipici in uno dei numerosi ristoranti situati nei pressi del monastero.

Il villaggio di Počitelj. Credits Daniel Turbasa / Shutterstock
Il villaggio di Počitelj. Credits Daniel Turbasa / Shutterstock
Počitelj

Un altro sito storico molto interessante è il paesino fortificato di Počitelj, noto anche come la “città di pietra”, ad appena 30 km da Mostar.

Situata in posizione strategica sulla sommità di una collina sul fiume Neretva, questa cittadina ha svolto storicamente un ruolo cruciale, soprattutto nel Medioevo. Oggi è un vero e proprio museo a cielo aperto che accoglie pochi turisti curiosi e una vivace comunità di artisti locali e no, in cerca di ispirazione e tranquillità.

Tra le attrattive principali: l’antica fortezza che sovrasta il paese e offre una vista panoramica impareggiabile, l’iconica Torre dell’orologio e l’affascinante Moschea di Hadzi-Alija del XVI secolo.

Parco nazionale dell’Una

Infine, non lasciatevi scappare una delle aree verdi più belle (e vaste!) del paese, caratterizzata da canyon, cascate e punti di nidificazione di uccelli migratori.

Di recentissima istituzione, il Parco nazionale del fiume Una nasce per garantire la conservazione e la protezione di un’estesa zona naturale nel nord-ovest della Bosnia, al confine con la Croazia.

Ricca di paesaggi naturali da togliere il fiato, è una meta ideale per chi è in cerca di pace e di spot per praticare trekking, cicloturismo o sport acquatici.

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