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Alhambra: viaggio estatico tra i tesori dei sultani di Granada

Redazione Marco Polo

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Massicce mura custodiscono i tesori dell’Alhambra, “la rossa". Questo scrigno di tesori che tutto il mondo ammira è composto di parti molto diverse tra loro, in una meravigliosa stratificazione di capolavori. Andiamo a scoprirli?

Le mura dell'Alcazaba
Le mura dell'Alcazaba. Credits Vera Lebedinskaya / Shutterstock
Alcazaba: la vista migliore

Al margine ovest sorgono prima di tutto i resti dell'Alcazaba, fortezza e area amministrativa. Dalla Torre de la Vela godrete di una vista doppiamente straordinaria: a nord sull'Albaicin, un quartiere della città di Granada, a sud sulla Sierra Nevada.
 

Alhambra, finestre del Mexuar
Alhambra, finestre del Mexuar. Credits JHVEPhoto / Shutterstock
Palacios Nazaries: il cuore del tesoro

Il cuore dell'Alhambra è costituito dai Palacios Nazaries (Palazzi Nasridi). Varcata la soglia, ci si trova nel sontuoso Mexuar (Salone delle Udienze e del Tribunale) e nel Cuarto Dorado (Camera Dorata). Ma il primo ambiente degno di nota che si incontra durante la visita del palazzo è il Patio de los Arrayanes (Cortile dei Mirti) con l'adiacente Sala de los Embajadores (Sala degli Ambasciatori). Sotto il fiabesco soffitto, costituite da migliaia di tasselli di legno di cedro, era probabilmente collocato il trono dei re Nasrici.

ll soggetto più fotografato: Patio de los Leones

Procedete verso il Patio de los Leones (Cortile dei Leoni), il soggetto più fotografato dell'Alhambra. Al centro del cortile 12 leoni di pietra disposti a raggiera sostengono una vasca di marmo rotonda. La Sala de los Abencerrajes splende di una luce magica: la cupola sembra un mare di alveari in gesso dai quali gocciola miele bianco solidificatosi durante la caduta. La sua immagine si specchia nella fontana dedecagonale posta sul pavimento della sala.

Il palazzo di Carlo V

Purtroppo, l'incanto nasrida svanisce quando si entra nel Palazzo di Carlo V, fatto costruire dal potente imperatore del Sacro romano impero a partire dal 1526 all'interno dell'Alhambra. Questa fredda costruzione rinascimentale, esteriormente quadrata, internamente circolare, ospita il Museo delle Belle Arti. Nei nuovi saloni sono esposte opere del XV-XX secolo. Tra i pezzi più significativi i dipinti di Alonso Cano.

Alhambra, Giardini Generalife
Alhambra, Giardini Generalife. Credits Benny Marty / Shutterstock
Generalife: i giardini dell'architetto

All'interno delle mura dell’Alhambra sorge anche il Parador de Granada che registra sempre il tutto esaurito; nel suo bar potrete godere di un rinfrescante momento di riposo. E per finire, vale la pena di visitare i rigogliosi giardini che sorgono intorno al palazzo estivo Generalife, alle spalle dell'Alhambra. Sono particolarmente suggestivi, ma non stupitevi, il nome del palazzo in arabo significa 'Gardini dell’architetto’.

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