![Il lupo: un nobile abitante della Sila](/sites/default/files/styles/article_pill_wide/public/photo/shutterstock_1310304892.jpg?h=28decbfb&itok=vXAVlGgp)
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Alla corte dei Giganti della Sila: un viaggio tra i tesori naturalistici della Calabria
L'immagine di un'estate assolata trascorsa a contemplare un mare azzurro è solo una delle tante sfaccettature di quel diamante chiamato Calabria. E i boschi e le montagne di questa regione non sono soltanto uno scenario grandioso da ammirare sfrecciando in autostrada diretti verso lo Stretto, mentre si combatte con la vertigine dell'ennesimo viadotto. La Calabria è bella tutto l'anno ed ha mille frecce nella sua faretra, con le quali sa stregare il viaggiatore. Nella Sila, il vasto acrocoro compreso dalle province di Cosenza, Crotone e Catanzaro, questa regione ha distillato un autentico elisir, capace di rubarvi per sempre il cuore. Andiamo a vedere?
![Il lupo: un nobile abitante della Sila](/sites/default/files/styles/article_pill_wide/public/photo/shutterstock_1310304892.jpg?h=28decbfb&itok=vXAVlGgp)
Quella che un tempo era abitata solo da boscaioli oggi è un’apprezzata meta per gli sport invernali e la pesca estiva. I dépliant pubblicitari la chiamano la “Svizzera calabrese” e, in effetti, gli chalet di legno di Camigliatello (1000 abitanti, 1300 m s.l.m.) ricordano vagamente quelli delle Alpi. Pur non essendo così attraente in sé, è una località a forte vocazione turistica, anche per la possibilità di acquistare specialità a base di funghi e stoffe lavorate a mano, senza dimenticare che intorno a Camigliatello si snodano 130 km di piste di sci nordico, alcune battute altre no.
L’Aquila & Edelweiss, nei pressi della stazione delle Ferrovie della Calabria, è un albergo tradizionale che dispone anche di un ottimo ristorante, noto da decenni per la qualità della cucina e per l’utilizzo dei migliori prodotti locali in modo creativo.
Il Parco Old Calabria, 2 km a est di Camigliatello, ripercorre le tracce dello scrittore di viaggio Norman Douglas: il complesso comprende una biblioteca ben fornita, un’interessante mostra fotografica e belle camere per gli ospiti. L’antica vaccheria ospita invece il museo multimediale dell’emigrazione La Nave della Sila, con la ricostruzione di un ponte di un bastimento e le storie dei migranti. I “fumaioli” ricreano l’atmosfera delle cuccette di terza classe.
Quando sarete qui, c'è però un'esperienza che non dovrete in alcun modo perdervi: concedetevi una breve deviazione per raggiungere la riserva biogenetica I giganti della Sila: sarete nel cuore di una splendida oasi naturalistica situata su un’altura di 1400 m, con un bosco di pini larici alti fino a 40 m e antichi anche 350 anni. Senza nulla togliere alle altre esperienze che si possono vivere tra queste montagne, venire qui è con ogni probabilità la ragion sufficiente del viaggio.
![Longobucco, paese incantato](/sites/default/files/styles/article_pill_wide/public/photo/shutterstock_1610255980.jpg?h=82f92a78&itok=PMdhb5Ly)
Vale la pena di intraprendere il lungo e sinuoso viaggio per raggiungere questa cittadina di montagna nel quale il tempo sembra essersi fermato, aggrappata al versante nord della Sila a sovrastare la gola scavata dal Trionto. Nota in passato per i giacimenti argentiferi e la produzione di seta, il suo simbolo oggi è un campanile di epoca bizantina.
L’artigianato tradizionale della tessitura prevede l’utilizzo di fibre di ginestra e lana di pecora. Il laboratorio di Mario Celestino, per esempio, vende copriletto fatti a mano decorati con motivi medievali e bizantini. Continua le tradizioni gastronomiche la signora Costanza nella sua trattoria slow food La Campanara, con cinque confortevoli camere nel B&B.
![Brume sul Lago Arvo, Sila](/sites/default/files/styles/article_pill_wide/public/photo/shutterstock_1803994048.jpg?h=0999f4f8&itok=hKbDlse1)
La “Perla della Sila”, sulla riva settentrionale del Lago Arvo, è ricca di alberghi, ristoranti e appartamenti per le vacanze. È sede dell’Ente Parco Nazionale della Sila ed è il punto di partenza ideale per le escursioni a piedi o in mountain bike sui diversi sentieri che si snodano intorno al bacino d’acqua e sui monti circostanti. Per salire sul a Monte Botte Donato potete utilizzare anche la funivia. In cima, quando splende il sole, si scorge perfino l’Isola di Stromboli!
![L'Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore](/sites/default/files/styles/article_pill_wide/public/photo/shutterstock_1644989533.jpg?h=75789015&itok=2acde0vs)
Con la sua dottrina dei tre regni (del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo), l’abate cistercense Gioacchino da Fiore fu tra i più influenti teologi medievali. Il monastero da lui fondato, a valle di San Giovanni, ospita oggi un Museo Demologico dedicato alle tradizioni popolari, con oggetti iconografici, attrezzi da lavoro, documenti sulla storia locale, sulla cultura paesaggistica, su cerimonie e religione, musica e architettura. Il Ristoro del Brigante, a pochi passi dal monastero, serve piatti tipici della zona, pizza e vino sfuso.