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Benvenuti nel Chianti

Michela Micheli

Michela Micheli

Racchiuso tra le verdi e dolci colline toscane, il Chianti è un dipinto a cielo aperto che non smette di affascinare. D’inverno dà il benvenuto con i suoi vini e le sue vigne senza fine, d’estate regala la bellezza dei suoi castelli e dei suoi borghi, ricchi di storia, meraviglia, leggende e tradizioni.

La storia del Chianti e del celebre vino amato da artisti, scrittori e scienziati

All’inizio del Duecento il territorio era conteso tra Firenze e Siena. Secondo una leggenda le due città, stanche di combattere, decisero di risolvere la questione con un bizzarro espediente: nel giorno stabilito, al canto del gallo un cavaliere sarebbe partito a spron battuto da ciascuna città alla volta dell’altra, e nel punto in cui si fossero incontrati, là sarebbe stato posto il confine. I senesi scelsero un gallo bianco per dare il via alla gara, e lo trattarono con tutti i riguardi per bendisporlo, mentre i fiorentini presero un gallo nero, lo rinchiusero in una gabbia minuscola e lo lasciarono quasi morire di fame. Così il giorno della contesa il gallo senese, ormai avvezzo al trattamento principesco, se la prese comoda, mentre quello fiorentino, che non vedeva l’ora di liberarsi, cantò ben prima dell’alba, dando al cavaliere di Firenze un vantaggio enorme. A questo episodio risalirebbe dunque l’origine dello stemma con il gallo nero, simbolo della Lega del Chianti, un'alleanza patrocinata da Firenze nel 1384, e anche del consorzio Vino Chianti Classico, che da oltre trecento anni tutela questo vino conosciuto in tutto il mondo e apprezzato già da Machiavelli, Galileo e Giuseppe Verdi.

Il borgo di Castellina in Chianti. Credits StevanZZ / Shutterstock
Il borgo di Castellina in Chianti. Credits StevanZZ / Shutterstock
Natura, borghi, bellezze e tradizioni

Piccola e incantevole, Greve in Chianti si trova sulla collina di San Francesco. I suoi portici in miniatura custodiscono botteghe e negozi tipici; nella piazza centrale si tiene un grande mercato. Il Teatro Arrigo Boito fu costruito da Giovanni Farmeschi nel 1926; ristrutturato nel dopoguerra, oggi conta circa 300 posti e propone spettacoli teatrali e cinematografici. Il museo di arte sacra situato nel convento di San Francesco custodisce capolavori della fine del Quattrocento, tra cui l’Annunciazione, il Compianto del Cristo morto attribuito a Baccio da Montelupo e un raro esemplare di reliquario in cristallo di rocca.

A pochi minuti da Greve c’è Panzano, un borgo caratteristico e pittoresco, con ristoranti e negozi tipici e panorami mozzafiato. Il suo castello medievale apparteneva alla famiglia Firidolfi Ricasoli. La chiesa di Santa Maria, in pietra, è stata ricostruita nel XIX secolo. Tre i capolavori custoditi al suo interno: una Madonna col Bambino trecentesca, I santi Maddalena, Giovanni Battista, Girolamo e Francesco, della fine del Quattrocento, e una Annunciazione.

A 10 chilometri da Panzano sorge un altro piccolo e delizioso borgo medievale, Volpaia. Ospita un castello, nelle cui cantine è possibile degustare ottimi vini. Qui si trovano inoltre la quattrocentesca chiesa di San Lorenzo e la Commenda di Sant’Eufrosino.

I vigneti di Panzano. Credits StevanZZ / Shutterstock
I vigneti di Panzano. Credits StevanZZ / Shutterstock
Paesini senza tempo

Custodita tra la Val d’Elsa, la Valle del fiume Arbi e la Val di Pesa, Castellina in Chianti mantiene da secoli il proprio carattere spiccatamente medievale. Gli amanti del vino adoreranno la ricchissima Enoteca Antiquaria. Nelle vicinanze ci sono due siti archeologici, la Necropoli del Poggino e il Tumulo di Montecalvario. Dalla Torre della Rocca, nella piazza principale, si può ammirare un panorama magnifico e rilassarsi respirando l’aria del Chianti.

Castelnuovo Berardenga è un altro borgo dove il tempo pare essersi fermato, tra aziende vinicole, ville del Settecento e dell’Ottocento, ristoranti tipici e la celebre Torre dell’Orologio da cui la vista spazia nella regione. E ancora la Chiesa dei Santi Giusto e Clemente e la Certosa di Pontignano fondata nel 1343. A 5 km da qui, cullato dal fiume Ombrone, sorge San Gusmè con la sua incantevole e celeberrima “cipressaia”. A San Gusmè ancora oggi si possono vedere le mura originarie  oltre che la chiesa dei Santi Cosma e Damiano, i patroni del paese.

La Certosa di Pontignano. Credits GagliardiPhotography / Shutterstock
La Certosa di Pontignano. Credits GagliardiPhotography / Shutterstock

Nato nel tardo Medioevo, il centro di Gaiole in Chianti è tanto piccolo quanto affascinante. Nel vicino castello di Ama si producono vini in terroir e si possono ammirare opere di Michelangelo Pistoletto, Kapoor e Balka. Nel castello di Brolio invece è tramandata la storia viticola del barone Ricasoli. Anche il Castello di Meleto è ricchissimo di arte, storia e meraviglie; ospita tra l'altro una struttura ricettiva con 19 camere e una piscina.

Il castello di Brolio. Credits Marco Zamperini / Shutterstock
Il castello di Brolio. Credits Marco Zamperini / Shutterstock

Racchiuso tra le acque dell’Arbia e della Pesa, Radda in Chianti è il borgo delle vigne. Sulla centralissima Piazza Ferrucci si affacciano il Palazzo del Podestà e la Propositura di San Niccolò.

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