Idee di viaggio

Guida alla Berlino nascosta. I consigli di chi ci vive

francesco giro

Francesco Giro

Berlino è sempre più amata, d’accordo, ma quella che visitiamo è davvero la sua anima più autentica? In questo articolo vi diciamo come muovervi tra murales, locali nascosti e bunker sotterranei.

Berlino: arte ovunque

Atterrati all’aeroporto di Berlin-Schönefeld, ci rendiamo subito conto dell’immensità di questa metropoli. Quasi un’ora tra metro e S-bahn per raggiungere il punto di ritrovo concordato con il mio amico-guida, che vive a Berlino da quasi un anno. Si è proposto di mostrarmi quello che più ama della capitale tedesca, in una tre giorni di fuoco.

Il primo step è obbligatoriamente dedicato alla street art, che si incontra ovunque. Come lasciarsi sfuggire la meravigliosa East Side Gallery, in Mühlenstrasse e affacciata sul fiume Sprea, la parte dell’ex Muro di Berlino preferita da writer e street artist provenienti da tutto il mondo. Su quasi un chilometro e mezzo di – ormai – rovine, è possibile godere della più grande esposizione museale a cielo aperto al mondo, caratterizzata da più di cento dipinti murali.

Si annoverano tra essi i blasonati The mortal kiss di Dimitrji Vrubel, raffigurante Breznev e Honecker che si baciano in bocca, o Test the best di Birgit Kinder, che cattura una Trabant (auto simbolo della DDR) in procinto di sfondare il muro. Un occhio di riguardo lo merita anche l’opera dell’italiano Fulvio Pinna, Inno alla gioia: “Ho dipinto il muro della vergogna affinché la libertà non sia più vergogna. Questo popolo ha scelto la luce dopo anni di inferno dantesco. Tieni Berlino i miei colori e la mia fede di uomo libero!”, cita. L’East Side Gallery è diventata tale a partire dal 1990, quando artisti (e non) hanno deciso di celebrare l’unificazione tedesca attraverso una forma d’arte accessibile a tutti. Un elogio alla libertà.

Un negozio di antiquariato al RAW Gelände/Tempel © Francesco Giro
Un negozio di antiquariato al RAW Gelände/Tempel © Francesco Giro
Quel che resta del Muro

Il tour prosegue e ci dirigiamo verso il quartiere di Freidrichshain, e più precisamente al RAW Gelände/Tempel, il maggiore centro culturale alternativo di Berlino. Ex deposito di treni, è stato occupato nel 1999, trasformandosi nel fulcro della movida underground per i giovani berlinesi. Qui è impossibile non rimanere colpiti dalla controcultura che caratterizza questo posto: ogni palazzo ed ex magazzino è ornato di opere d’arte, dai semplici tag ai giganteschi murales. Il Tempel è anche famoso per i suoi locali, primi tra tutti il Cassiopeia e il Badehaus, dove si alternano serate di musica elettronica (genere ad hoc berlinese), jazz e punk, passando per il metal e l’hip-hop. Ce n’è davvero per tutti i gusti, l’unico problema sarà quello di dover scegliere!

Infine, per non farsi mancare nulla, il RAW propone anche una carrellata di sport per i visitatori più atletici: c’è lo Skatehalle Berlin, un skate park al chiuso, o il Der Kegel, una parete di cinque metri – interamente coperta di murales – in cui poter fare arrampicata. Non mancano poi i numerosissimi bar in cui potersi rifocillare tra un’attività e l’altra, o alla fine di un party durato tutta notte. Particolare da sottolineare, non da poco: il RAW Gelände/Tempel è aperto h24.

Concludiamo la giornata dedicata all’arte con un museo erroneamente poco citato: l’Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart. In questo caso lo spazio è chiuso, nel quartiere di Moabit, ma una visita vale la pena. Nell’ex stazione ferroviaria, su circa 13.000 metri quadrati di superficie, si alternano sale storiche incredibilmente alte e moderni edifici, luogo ideale per contenere le splendide opere di arte contemporanea. Qui si trovano capolavori di artisti quali Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Roy Lichtenstein e Marina Abramovich. Il costo è di 14 euro (7 con tessera studenti). Se siete in zona, e possibilmente amanti di installazioni futuristiche e quadri mai banali, non potete lasciarvelo scappare.

Un pieno di storia

Chi dice di non visitare Berlino – anche – per la sua storia, o non la conosce (pressoché impossibile) o mente. Ogni angolo della città riporta alla mente i tragici eventi che hanno segnato il secolo scorso. È impossibile rimanere indifferenti di fronte al memoriale degli ebrei assassinati d’Europa, al Reichstag, al museo ebraico, o ai più recenti siti del Checkpoint Charlie, della prigione di Hohenschönhausen o del museo della DDR.

La storia a Berlino è ovunque, ma ci sono alcuni posti meno inflazionati dei sopracitati: la Topografia del terrore, ad esempio, è uno di questi. Al numero 8 di Niederkirchnerstraße, nel quartiere di Kreuzberg e a due passi da Potsdamer Platz, si trova un’esposizione di fotografie, cartine e attestati top secret per documentare il sistema del terrore instaurato dai nazisti durante gli anni più bui della storia europea. L’edificio ospitante era il quartier generale della polizia segreta tedesca (la Gestapo) e questo particolare non può che enfatizzare l’alone di sconcerto, incredulità e rabbia che accompagna il visitatore per tutta la durata della visita. Inoltre, all’esterno, la mostra è completata da 15 tappe lungo i resti delle mura interrate, ora a cielo aperto. L’ingresso è gratuito, ed è preferibile ritagliarsi qualche ora per godere appieno di questa esperienza.

 Berlino, l’eloquente Topografia del terrore © Francesco Giro
Berlino, l’eloquente Topografia del terrore © Francesco Giro
Alla topografia del terrore

Altro posto non in cima alle preferenze del turista standard, è sicuramente la Berliner Unterwelten (Berlino sotterranea): non si può dire di aver completato il bagno di storia a Berlino, senza concedersi un’incredibile quanto disarmante visita guidata ai bunker nascosti sotto la capitale tedesca. I percorsi disponibili sono quattro, e spaziano da una fortezza antiaerea del 1940 (al momento della scrittura di questo articolo chiusa per restauro) a un bunker antiatomico della Guerra Fredda, passando per il tour M, che ripercorre i tentativi di fuga sotterranei da Berlino Est a Berlino Ovest.

Il sottoscritto ha invece scelto il tour numero 1, “Mondi oscuri”, in un bunker risalente al 1944. Berlino fu il principale bersaglio dei bombardamenti alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. La guida (non ho potuto optare per il tour in italiano causa orari proibitivi, ma l’inglese del simpatico accompagnatore era comunque facilmente comprensibile anche ai meno ferrati) vi accompagnerà nell’esplorazione di uno dei pochi rifugi rimasti ancora autentici, illustrandovi stanza dopo stanza alcuni degli aspetti meno noti di questa città. Qui si può percepire il malessere delle migliaia di berlinesi che vi trovarono rifugio durante i raid degli aerei alleati. Il sito si trova esattamente nei pressi della stazione metropolitana di Gesundbrunnen, al numero 105 di Brunnenstraße. I prezzi non sono proibitivi: 12 euro intero, 10 ridotto.

Consigliato? Assolutamente sì.

Berlino, Cafe Cinema Berlino, Café Cinema © Francesco Giro
Berlino, Cafe Cinema Berlino, Café Cinema © Francesco Giro
La movida dei Berliner: Rosenthaler Platz

Berlino sprigiona tutto il suo maestoso fascino di notte, e per un visitatore giovane e curioso, non goderne sarebbe un errore da matita blu.

A detta di chi nella capitale tedesca ci vive, la piazza adiacente alla stazione metropolitana di Rosenthaler rappresenta uno dei punti nevralgici della vita notturna berlinese. Un mix di bar, kebab, Späti (l’equivalente tedesco dei nostri minimarket, utili soprattutto per rifornirsi di birra a bassissimo prezzo), locali affascinanti e un po’ retrò, discoteche, live club, e anche un cinema. Dopo una giornata di corse sfrenate da un’attrazione all’altra, gustarsi un falafel accompagnato da una kristallweißen, mentre si ascolta una delle numerosissime band che scelgono i locali in Rosenthaler per proporre la propria musica, è un ottimo modo di ricaricare le batterie.

Molto consigliato è il Cafe Cinema, un pub vintage in cui rilassarsi assaporando birra o vino al lume di candela. Nello stesso cortile, abbellito da lucine e murales, non passa inosservato il Monsterkabinett, un’originale e inquietante esibizione di creature mostruose meccaniche, ma solo per stomaci particolarmente forti (aperto ogni giorno fino le 22).

Dopo una birra sorseggiata in tranquilla compagnia, non c’è nulla di meglio di un concerto – seguito da dj set – al celebre Schokoladen, nella parte opposta di Rosenthaler Platz. Questo è uno dei posti preferiti dai musicisti berlinesi: dal jazz al punk, dall’indie al rock, il tutto in un locale giovane e splendidamente arredato.

Un consiglio: a Berlino i locali premiano chi ha la briga di riportare al bancone bottiglie o bicchieri usati, restituendo al consumatore qualche euro. Se avete sete, e volete spendere poco, non sottovalutate questo particolare. Il vostro portafogli ve ne sarà grato.

Ancora una dritta: allo Schokoladen, come al Cafe Cinema e in numerosissimi altri locali alternativi berlinesi, si può fumare all’interno. Paradiso in terra per i tabagisti, motivo di profondo disturbo per i non fumatori. Tenetene conto prima di scegliere in quale nuvola chimica addentrarvi.

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