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Hofburg, viaggio nel cuore di Vienna

Redazione Marco Polo

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A Vienna c’è un luogo che più di altri racchiude tutto il fascino dell’età imperiale. Un palazzo che si è sviluppato di pari passo con il fasto degli Asburgo e nelle cui sale sembra di sentire ancora la voce dell’imperatrice Sissi. Si chiama Hofburg, andiamo a scoprirlo.

Vienna, sfarzo della Hofburg
Vienna, sfarzo della Hofburg. Credits Andrew Mayovskyy / Shutterstock

Il palazzo imperiale della Hofburg fu la residenza della dinastia austriaca per oltre 600 anni, dall’investitura di Rodolfo d’Asburgo, quando gli vennero concessi i territori austriaci (1316), al ritiro dell’imperatore Carlo (1918), che segnò la fine dell’impero e di un mondo. All’inizio l’edificio era relativamente piccolo, poco più di una fortezza medievale, ma crebbe nel corso dei secoli parallelamente alla potenza e ai domini dei suoi inquilini, fino a diventare un vasto e articolato complesso che oggi comprende ben 18 ali e 19 cortili.

La parte più antica è lo Schweizerhof (Cortile degli Svizzeri), dal quale si accede alla Schatzkammer (Camera del Tesoro) e alla Burgkapelle (Cappella Imperiale), che conserva tracce gotiche. Creazioni del XVI secolo sono lo Stallburg (le scuderie), l’Amalientrakt e lo Schwei­zertor, il portale dai colori rosso, nero e oro posto all’ingresso dell’omonimo cortile.

Nel XVII secolo è sorto il Leopoldi­nischer Trakt (Ala Leopoldina) e nel XVIII secolo, sotto la guida di Johann Lukas von Hildebrandt e Joseph Emanuel Fischer von Erlach, il Reichskanzleitrakt (Ala della Cancelleria Imperiale). Fischer von Erlach padre e figlio realizzarono anche la Scuola di Equitazione Invernale, dove si esibiscono i celeberrimi cavalli lipizzani. Chi ama i libri e la cultura, però, non deve mancare una visita alla Biblioteca Nazionale, la cui sala di rappresentanza in stile barocco con l’enorme cupola è considerata da molti la più bella sala di lettura del mondo.

Il monumento a Sissi
Il monumento a Sissi. Credits Nadiia_foto / Shutterstock

Il Michaelertrakt (Ala di San Michele) fu completato alla fine del XIX secolo, seguito dal Neue Burg, l’edificio più recente, realizzato tra il 1891 e il 1913 come parte di un più grande progetto di ampliamento, la cui realizzazione fu interrotta dalla prima guerra mondiale.

Delle 2500 stanze che compongono questo labirinto è possibile visitare solo una piccola parte: gli appartamenti imperiali con il Sisi Museum (avete letto bene, con una ‘s’ sola. Sisi divenne Sissi nella trasposizione cinematografica) e la Silberkammer (Museo delle Argenterie di Corte), accessibili dalla cupola del Michaelertrakt, la Kaiserliche Schatzkammer, la Burgkapelle, la sala di rappresentanza della Biblioteca Nazionale, la Scuola di Equitazione Spagnola e, infine, nel Neue Burg la Hofjagdkammer e la Rüstkammer (le sale con gli strumenti di caccia e le armature), appartenenti al Kunsthistorisches Museum, nonché la collezione di strumenti musicali antichi, il Museo Etnografico e l’Ephesosmuseum.

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