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La Valletta, Malta: le migliori cose da fare nella capitale più piccola d’Europa

Simona Pio

Simona Pio

La Valletta è una bomboniera, una splendida città mediterranea tutta da scoprire. Seguitemi alla scoperta dei suoi scorci più suggestivi.

 La Valletta, un momento di estasi © Simona Pio
La Valletta, un momento di estasi © Simona Pio

La Valletta mi accoglie in una tersa e fresca giornata di sole di fine marzo, nell’aria il profumo del mare. Galvanizzata, decido di esplorare la città passeggiando tra le sue strette stradine.

La mia visita inizia a Freedom Square, la nuovissima piazza realizzata da Renzo Piano, inaugurata nel 2016. Da qui percorro Republic Street, la via principale su cui si affacciano i negozi e i bar con i tavoli all’aperto. Incuriosita dalle strade che si diramano lungo Republic Street, inizio un tour alla scoperte delle vie laterali, veri e propri saliscendi.

La città mi stupisce immediatamente per la sua bellezza, gli edifici color miele accessi dai coloratissimi portoni e balconi/veranda, dette gallarija. Le gallarija pare siano nate per permettere alle donne di vedere ciò che accadeva in strada senza essere viste. Altro aspetto che mi colpisce immediatamente della città è la forte religiosità. A ogni angolo s’incontrano effigi della Madonna, statue di Santi, croci illuminate.

Strait Street, La Valletta © Simona Pio
Strait Street, La Valletta © Simona Pio

Arrivo fino al Forte di Sant’Elmo: la fortezza che si erge e si affaccia sul mare posta nella punta settentrionale di La Valletta.

Costeggiando il mare, arrivo fino agli Upper Barracca Gardens, il parco più bello della città. Qui mi rilasso un po’ all’ombra degli alberi in fiore, ammirando la splendida vista sul Grand Harbour e sulle antiche città di Senglea e Vittoriosa. La vista che si ha dagli Upper Barracca Gardens è davvero splendida, da non perdere!

Dopo un po’ di relax sono pronta a visitare la famosa St John’s Co-Cathedral . La chiesa fu commissionata dall’ordine dei Cavalieri di Malta, ossia nobili di importanti casate europee che dovevano proteggere la fede cattolica e l’Europa dagli attacchi dei Turchi Ottomani. L’interno è incredibilmente ricco e sontuoso, un bellissimo esempio di’ arte barocca. Impressionante la pavimentazione in marmo, le pareti e il soffitto dorati e decorati.

Inoltre all’interno della St John’s Co-Cathedral si possono ammirare ben tre opere del Caravaggio, tra cui la splendida tela in cui il pittore rappresenta con grande realismo la decapitazione di San Giovanni Battista.

La Valletta, case baciate dal sole © Simona Pio
La Valletta, case baciate dal sole © Simona Pio
Le tre città: Vittoriosa, Senglea e Cospicua

Dopo la visita al cuore di La Valletta mi dirigo a prendere il traghetto che in pochi minuti mi conduce alle tre città fortificate di Birgu (o Vittoriosa), Senglea e Cospicua, che si trovano proprio di fronte a La Valletta. Si possono raggiungere con il traghetto e con le tipiche imbarcazioni dette luzzi. Sono piccole barche in legno colorate e ai lati della loro prua sono disegnati gli occhi di Osiride, che ai tempi dei greci erano un simbolo benaugurante.

Sbarco al porto di Vittoriosa gremito di barche e costosissimi yatch. Dopo una breve passeggiata lungo la darsena, decido di esplorare le vie interne della cittadina. Mi colpisce la calma e la quasi assenza di turisti. Qui si entra in contatto con gli abitanti del luogo: vecchietti che giocano a carte, bambini che giocano davanti a casa, lenzuola stese ad asciugare. Vittoriosa è molto curata, ricorda La Valletta, ma con meno turisti in giro.

Tipica imbarcazione maltese © Simona Pio
Tipica imbarcazione maltese © Simona Pio
Vista panoramica al tramonto

Prima del tramonto voglio scattare qualche foto panoramica su La Valletta. Quindi la mia ultima tappa della giornata è Sliema, la parte più moderna e caotica, da cui si ammira una vista spettacolare sulla città nel suo insieme e sulle mura che l’hanno protetta dagli assalti provenienti dal mare.

Una Valletta per la sera

Di sera la capitale maltese continua a essere un luogo molto stimolante. Ci sono tanti bar con i tavolini all’aperto, musica jazz che esce dai locali, ristoranti per ogni palato, spesso con menu di specialità italiane.

In particolare mi è piaciuta Strait Street, strada stretta, una volta strada malfamata con numerose case chiuse perché molto vicina al porto, oggi completamente cambiata, molto trendy con numerosi locali e ristoranti. Un susseguirsi di locali molto graziosi e caratteristici, con tavolini illuminati dalle candele dove fermarsi per cenare o per un drink.

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