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Vercelli: breve viaggio nella capitale europea del riso

Redazione Marco Polo

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Dove il Piemonte inizia ad aprirsi alla Lombardia e le acque del fiume Sesia scorrono lente in quella che è ormai la vasta Pianura Padana, si trova una città che sarebbe un vero peccato trascurare. Parliamo di Vercelli, niente affatto una cenerentola nel panorama della regione. Le forme nobili della Basilica di Sant'Andrea, i sapori sopraffini dei risotti che si preparano qui e lo spettacolo antico delle risaie resteranno a lungo impressi nella vostra memoria.

Un capoluogo pieno di storie da raccontare

La “capitale europea del riso” è situata proprio a metà strada tra Torino e Milano e tra Novara e Biella. Il suo territorio pianeggiante, ricco di corsi d’acqua e di canali (il più noto è il canale Cavour), è l’ideale per le risaie che richiedono irrigazione abbondante. Di antica tradizione vercellese è anche l’artigianato dell’argento. La città è sede del rettorato e del Dipartimento Studi Umanistici dell’Università del Piemonte Orientale. Sì, anche se sono in molti a sottovalutarla, Vercelli è una città che sa regalare bellezza e sapori a chi disposto a rallentare il passo e fermarsi ad ascoltare le molte storie del suo illustre passato.

Vercelli: le forme severe ed imponenti del complesso di Sant'Andrea
Vercelli: le forme severe ed imponenti del complesso di Sant'Andrea. Credits Luca Ponti / Shutterstock
Basilica di Sant'Andrea

Costruita nel 1219, la facciata è ancora romanica mentre l’interno presenta tratti tipici dello stile gotico, ispirato a modelli cistercensi e caratterizzato da tre navate con volte a crociera sorrette da pilastri a fascio. Non c’è da meravigliarsi se la facciata ricorda le cattedrali inglesi: il committente era un cardinale che aveva operato in Inghilterra per conto del Vaticano e tornando in Italia aveva portato con sé un’idea di architettura influenzata dai modelli d’oltremanica. Caratteristica insolita: sono solo quattro le torri che decorano la basilica.

San Cristoforo

La chiesa rinascimentale conserva magnifici affreschi dell’epoca realizzati da Gaudenzio Ferrari e divertenti pitture a trompe-l’oeil barocche. Fu edificata edificato nel 1515 per volontà dell'Ordine degli Umiliati e prese il posto di una chiesa risalente al secolo XII. All'interno troverete tre maestose navate, che terminano con il transetto sul quale si erge la cupola. In marco policromo è l'ampia balaustra realizzata su disegni di Juvarra: divide la parte riservata ai fedeli dalla zona presbiteriale.

Vercelli: a spasso in una giornata di primavera
Vercelli: a spasso in una giornata di primavera. Credits Gervasio S. _ Eureka_89 / Shutterstock
Una cena di gran classe

Chi vuole assaggiare specialità a base di riso, può andare a Borgo Vercelli a nord della città: all'Osteria Cascina dei Fiori lo chef Massimo Milan propone, ad esempio, polpettine di riso con uova di tonno. Un locale curato e di grande qualità, dove potrete trascorrere una serata all'altezza delle belle cose viste a Vercelli.

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